Se n’è andato anche FRANCO ALOSI, uno dei vigili urbani di ieri. Uno dei vigili di quello squadrone che il Sindaco Stefano Cartesio definiva “fiore all’occhiello della città”. Uno dei vigili che accoglieva con un sorriso l’utenza, e che era pronto a dispensare consigli e suggerimenti. Uno dei vigili con cui l’Amministrazione comunale di tanti anni fa aveva voluto aprire alla vocazione turistica della città, quando fu bandito un concorso per i cosiddetti “vigili interpreti”, uno di lingua inglese e un altro di lingua francese. E a vincere quel concorso furono lui e Pietro Leto.
Lo trovammo fra gli anziani quando anche noi arrivammo nel Comando Vigili, così come si chiamava un tempo la Polizia Municipale, nel 1981. Lo conoscevamo già da prima, e per noi giovani fu un riferimento: poco più che quarantenne, ci fece dono della sua esperienza, della sua intelligenza, della sua leale operosità. Ci fu vicino quando ci mandarono in strada per essere svezzati, per acquisire esperienza e diventare professionali. Suggerimenti, consigli, improntati all’onestà ed alla rettitudine, per continuare a rafforzare le basi di quel comando che il Comandante Cocuzza e il vice Comandante Spoto gestirono per lunghi anni.
Era amato e odiato Franco Alosi: amato per il suo carattere aperto, scherzoso, gioviale, estroverso. Odiato perchè spesso era inflessibile e severo, e agiva secondo il principio della legge che doveva essere uguale per tutti! Chi non accettava questo ultimo principio, al quale ci siamo ispirati tutti nella nostra carriera all’interno del Comando, vedeva in noi il nemico, tranne poi ricredersi, con il passare degli anni, e riconoscere la lealtà del nostro operare.
Volli Franco Alosi ancora con me anche quando era stato collocato a riposo; gli chiesi di svolgere le operazioni del censimento dell’Agricoltura del 2000, proponendogli un nuovo ruolo, quello del rilevatore, contando sulla sua esperienza e sulla conoscenza del territorio. Non mi deluse, anche se aveva 61 anni, e per qualcuno quell’età destava ancora qualche perplessità sull’efficienza. In quei mesi dimostrò la sua abilità, e fondamentale fu il rapporto che aveva stretto per decenni con i cittadini, che collaborarono con l’Ufficio.
Non lo vedevo da qualche mese il vecchio collega. Ci incontravamo sempre, io a piedi, lui sulla sua bicicletta, quasi sotto casa. Seppi che un banale incidente domestico lo aveva costretto all’immobilità assoluta, e Franco stava affrontando in una struttura sanitaria un lento e graduale processo di riabilitazione. Ma da qualche giorno erano sopraggiunte delle complicazioni, e Franco, al quale proprio ieri avevamo comunicato tramite facebook la premiazione all’iniziativa 80 VITALITA’, nel corso della quale avrebbe ricevuto un attestato per il suo dinamismo e la voglia di essere sempre partecipe e propositivo, nel pomeriggio di oggi ci ha lasciati! Un colpo tremendo per noi vecchi appartenenti al Comando Vigili, che qualche giorno fa abbiamo salutato Placido Isaia.
Oggi siamo consapevoli che quella squadra si sta ricostituendo lassù, dove ad attendere l’arrivo di Franco Alosi, vigile interprete di lingua inglese, c’erano il comandante Cesare Cocuzza, il vice Comandante Pippo Spoto, i brigadieri Peppino Patti, Grazio La Malfa, Stefano Farina; e i vari Peppino La Malfa, Franco Manzo, Pietro Leto, Maio Parisi, Pippo Giannetto, ed ancora i vari Manfrè, Lillo Messina, Ciccio La Malfa, Maimone, Picciolo, Cianciolo, Bertè…
Ciao Franco, salutali tutti per noi quei vecchi colleghi.
Dai un abbraccio a tuo fratello Carmelo, il cui ricordo è rimasto dentro di noi.
I funerali di FRANCO ALOSI saranno celebrati nella giornata di sabato 25 giugno alle ore 9.30 presso la Chiesa del Sacro Cuore a Milazzo.
AI FAMILIARI DI FRANCO ALOSI, ALLA MOGLIE, AI FIGLI, A TUTTI I CONGIUNTI, PORGIAMO LE PIU’ SENTITE CONDOGLIANZE DA PARTE DEL NOSTRO PERIODICO.
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