“TI HO APPENA VISTA NEL CIELO – Quando ero piccolo , pensavo che le stelle fossero tutte le persone buone che erano volate in cielo. In questo momento mi sto accorgendo che non era una fantasia di un bambino, perché ti ho vista luminosa come lo eri sempre, proprio vicino alla Luna. Ti immagino elegante con orecchini, bracciali, collane e con i capelli sempre sistemati, più bella della regina Elisabetta. Mi mancheranno i tuoi complimenti, il tuo sorriso, la tua dolcezza che mi faceva sempre tirare su ogni volta che venivo da te, nonostante il compito di tirarti su fosse il mio. Il bene che ti ha voluto la tua famiglia era lo specchio della splendida persona che eri. So per certo di averti accanto quando ne avrò bisogno e sono certo che brillerai sempre li, vicino alla Luna, ti voglio bene mia dolce Sarinedda.”
E’ il commovente saluto di Adriano Russo, letto su facebook. Non mi è stato difficile scoprire a chi fosse diretto, chi fosse la protagonista, la Sarinedda di cui parla.
Era Rosaria Santangelo vedova Guerriera. Era la mamma di Vincenzo, di Nina, di Nuccia, di Marisa, di Elena, di Dora. Era la suocera dei nostri carissimi amici. Era la nonna di tanti splendidi nipoti che non vedevano l’ora di festeggiare i cento anni, il prossimo anno. Per quella ricorrenza ci sarebbero stati tutti attorno a quella donna rimasta vedova tanti anni fa, ma non è stato possibile, perchè si è fermata solo ad una settimana dai 99 anni! Su quella donna era gravato il compito di essere il collante di una famiglia esemplare, unita, sincera ed affettuosa. Lo ha assolto in maniera encomiabile, quel suo compito, ed è stata, come dice Adriano Russo nel suo messaggio, una persona buona, dolce, sorridente.
Le sue condizioni di salute non erano più le stesse da qualche tempo, ed alla notizia della sua partenza, con tutti i figli ed i parenti accanto a lei, anche quelli che vivono negli USA, per l’ultimo saluto, mi è venuta in mente una canzone di Charles Aznavour, drammatica e struggente, LA MAMMA.
“Son tutti lì, accanto a lei, da quando un grido li avvertì: Sta per morire la mamma! …
Tutti i bambini sono là, intorno a lei che se ne va. Nei loro occhi più non c’è Il gioco bello dei “perché?”, alla mamma. …
C’è tanto amore, tanto dolore, intorno a te, la mamma. Amore che non finirà, intorno a te, la mamma….”
Sono tornati tutti, come facevano d’altra parte periodicamente. Li ha richiamati un amore grande, immenso, infinito per quella donna che giorno dopo giorno vedeva svanire le sue forze e allontanare quel traguardo dei cento anni.
La signora Sarina se n’è andata circondata da tutti. Non voleva giungere in ritardo ad un altro appuntamento con l’uomo della sua vita che l’aspettava. E lassù si sono riabbracciati, belli, eleganti, innamorati come non lo erano stati mai. Ne avranno di cose da raccontarsi dopo tanto tempo. Non rimarranno soli i figli, i nipoti, i generi o le nuore: avranno un tesoro da custodire, lasciato in eredità da quella signora che anche negli ultimi istanti della sua vita li ha voluti accanto a lei per farsi abbracciare, farsi accarezzare, farsi dare l’ultimo bacio, l’ultimo saluto da portare con sè nel lungo viaggio verso l’eternità!
Addio, signora Sarina, che Iddio l’accolga fra le sue braccia!
I FUNERALI SARANNO CELEBRATI ALLE ORE 16 DI VENERDI 11 FEBBRAIO, GIORNO DEDICATO ALLA MADONNA DI LOURDES, PRESSO IL DUOMO DI MILAZZO.
Ai figli Vincenzo, Nina, Nuccia, Marisa, Franco, Elena, Dora, ai generi Mario Romagnolo, Stefano Sottile, Francesco Billa, Gaetano Rizzo, Gaetano Andriolo, alle nuore, ai nipoti, a tutti i parenti esprimiamo le più sincere condoglianze da parte di TERMINAL.
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