Home / Un saluto agli amici... / UN SALUTO ED UN RICORDO ALLA SIGNORA LINA SALAMONE

UN SALUTO ED UN RICORDO ALLA SIGNORA LINA SALAMONE

Crescevamo, come tutti quelli della nostra generazione, con rigidi orari da rispettare, rigide imposizioni, rigida educazione, senza alcuna preoccupazione: alle estenuanti corse in marina, ai giochi del tempo, alle sgroppate felici dietro una palla di gomma, avvicendavamo qualche giocata ai bigliardini, o le domeniche al cinema, affascinati dalla muscolatura di Steve Reeves o di Mark Forrest, eroi dei film mitologici e trionfatori del bene sul male. Interpretato, quest’ultimo, dal solito tiranno che alla fine subiva una morte violenta fra le urla di approvazione e di esultanza di noi fanciulli. E alla fine del film, prima di andare a casa, la rapida incursione per assicurarci la cena, fatta di una focaccia al forno, o “fritta”, o di un arancino al sugo o alla carne (era la forma che ci permetteva di riconoscerlo)…. Il tutto dopo una fila spesso interminabile da don Vincenzo Codraro, fra tante braccia alzate a mostrare lo scontrino e chiedere anche un bicchiere di spuma!

Un rapidissimo viaggio nel passato, fatto di ricordi e di emozioni, per ricordare quella Milazzo che ancora non ci aveva regalato il benessere, fatto di automobili, di frigoriferi, di lavatrici, di scaldabagni, di televisori, addirittura di comodi appartamenti che ci fecero lasciare le vecchie abitazioni del centro storico, le vecchie amicizie, gli affetti. Sarebbero nate sì nuove amicizie, ma con il passare dei decenni da allora ci siamo accorti che quei piccoli amici di un tempo non c’erano più: ma sono rimasti dentro di noi, anche se tanti di loro sono andati via, purtroppo per sempre!

Milazzo cambiava aspetto! Nuove richieste al passo con i tempi per una moltitudine di persone che affollavano la città nel fine settimana. Nuovi negozi per soddisfare le nuove esigenze. Nuove abitudini con le quali la città avrebbe dovuto fare i conti, e stare al passo. Era la Milazzo opulenta degli anni 60, quelli del benessere, quelli che i giovani di oggi non hanno vissuto e non possono rimpiangere. Era la Milazzo dei nuovi negozi, delle attività commerciali che dovevano necessariamente reggere il passo con la concorrenza: spesso con il capoluogo, Messina, dove ancora, dopo un viaggio avventuroso sulla S.S.113 parecchi andavano con l’auto, o molti la raggiungevano a bordo di un treno, dove non sempre si riusciva a stare seduti, che fermava nella vecchia stazione a due passi dal centro! In quella Milazzo che cresceva c’era posto per tutti; ma privi di una professionalità, non tutti sarebbero riusciti ad avere un loro spazio!

Di quella Milazzo ci è stato tramandato per raccontarlo ai posteri che fin dalla prima metà degli anni 50 un intraprendente cuoco (in quegli anni non si parlava ancora di chef…), ricco dell’esperienza maturata alla Silvanetta di Filippino Muscianisi aveva inaugurato nel porto un ristorante, chiamato  MIRAMARE. Era Nino Salamone, che nel nuovo locale offriva alla sua clientela piatti a base di pesce e le specialità della cucina casalinga siciliana. La sua voglia di affermarsi come uno dei primi ristoratori della città nacque quasi per caso: i turisti stranieri che da Milazzo dovevano raggiungere la Eolie non avevano la possibilità di fare colazione nei loro alberghi, per questioni legate agli orari mattinieri, prima della partenza. Infatti in quegli anni solo un traghetto al giorno effettuava le corse, e per giunta all’alba!

Nino Salamone quindi si mise a cucinare; e non solo per loro, ma anche per quelli che, una volta  a Milazzo, trovavano un locale aperto a quell’ora! Dalla colazione al pranzo il passo era breve, e chi non riusciva a pranzare, sceglieva il Miramare per la cena. E così, giorno dopo giorno, Nino Salamone, assieme alla moglie Maria Basile, cominciò a farsi un nome. Lasciò il locale del porto nel 1961, e si trasferì sulla strada Panoramica da poco inaugurata, dove continuò, con la moglie assieme a Matteo Basile ed ai figli Mario, Lina, Maria e Santina, ad offrire in un locale più grande ed accogliente, sempre sul mare ma  lontano dal centro, quei piatti prelibati ricercatissimi da una clientela sempre maggiore e raffinata. Con loro, due giovani camerieri, Matteo De Gaetano e Ciccio Salamone: si prendevano cura dei clienti, delle ordinazioni, della sala, prima di intraprendere la carriera di ristoratori, forti di una scuola di eccellenza che ancora oggi non è stata eguagliata. 

Fummo clienti di Nino Salamone quando il ristorante Miramare si trasferì sulla panoramica cambiando il nome e diventando Salamone a mare! Il nome del titolare e del locale erano diventati sinonimi di qualità in campo gastronomico. Qui abbiamo conosciuto meglio la figlia LINA, moglie del maresciallo BASILE, sorella di Mario, Santina e Maria, ma anche di Mimmo Basile, nostro collega statistico, e di Daniela Basile, collega al comune. Lì abbiamo festeggiato i momenti più belli della nostra vita, certi che altrove non avremmo trovato le specialità e la raffinatezza delle portate, degli ingredienti, o la calorosa amicizia di chi ci aveva visti crescere. Poi, come tutte le cose di questo mondo, un giorno tutto finì…

Al nostro passato appartengono questi ricordi incontaminati, quelle delizie, quei volti familiari che hanno accompagnato la nostra crescita… 

Leggiamo che ci ha lasciati la signora LINA SALAMONE… Non possiamo fare a meno di accostarla al nostro passato, ai nostri ricordi. Non possiamo fare a meno di ringraziare lei e i suoi genitori, il fratello, le sorelle, perché ha segnato la storia di questa città. Proprio come mi sono sforzato di raccontarla in questo mio scritto…

IN QUESTO TRISTE MOMENTO SIAMO VICINI A MIMMO, A DANIELA, AI LORO CONIUGI, A MARIO, A MARIA, A SANTINA E A TUTTI I NIPOTI E I CONGIUNTI. I FUNERALI DELLA SIGNORA LINA SALAMONE VEDOVA BASILE SARANNO CELEBRATI NELLA GIORNATA DI LUNEDI’ 24 MARZO ALLE ORE 15 NELLA CHIESA DEL CARMINE A MILAZZO. 

 

Commenti

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.