«La musica italiana è in buona salute, Tony Effe è il re delle classifiche degli album italiani del 2024». Il cantante che nelle sue canzoni ha fatto della volgarità e della violenza contro le donne una firma, un marchio di fabbrica!
Le parole musica italiana e Tony Effe nella stessa frase sono di una tristezza infinita. Riflettono in pieno la vacuità di questi tempi vuoti. Assenza di cultura, assenza di valori, assenza di idee, della capacità di comprendere cos’è un’idea. Perché se l’album più venduto in Italia nel 2024 è di Tony Effe è segno che abbiamo sbagliato tutto! E il problema non è solo questo signore.
Giulia de Lellis, l’influencer di Uomini e donne (ma chi la conosce?) convinta che la capitale dell’Egitto fosse l’Africa, è stata invitata a tenere una lezione alla Bocconi di Milano. La De Lellis ha affermato che per avere successo nella vita a una donna basta «essere bella» e saperci «fare». Al diavolo l’istruzione. Poco tempo fa invece, un’altra cantante, Elodie, ha detto: «Avere pochi vestiti mi fa sentire a mio agio. A me comunque imbarazza mostrare i sentimenti, non il mio fisico».
Il problema non è la musica italiana, non sono i giovani e neanche i tempi che cambiano. Il problema è che ormai l’idiozia viene premiata e il talento non conta nulla! Viviamo in una società dove si mostrano i corpi, ma ci si vergogna di mostrare i sentimenti, viviamo in una società dove una donna attira l’attenzione solo se esibisce il suo corpo e delle donne spesso e volentieri si continua a parlare così: come di un corpo.
Il problema non sono le canzoni, ma la società in cui viviamo che reputa accettabili e «fighe» certe canzoni. Bisogna tornare a educare: ai sentimenti e alla loro comprensione, alle idee, al rispetto! E soprattutto prima di lavorare sull’intelligenza artificiale, perché non facciamo qualcosa per la stupidità naturale?
Guendalina Middei
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