E’ PAOLO, CHE CI INVIA UNA LETTERA NELLA QUALE MANIFESTA LA SUA PREOCCUPAZIONE: LA FINE DELLA LIBERTA’ DEMOCRATICA. E INVITA A VOTARE NO!
“Gentile Redazione, si avvicina a passi da gigante la giornata che potrebbe “seppellirci democraticamente”, oppure salvarci. Mi riferisco al 4 dicembre, giorno del quesito referendario legato allo stravolgimento della nostra costituzione. Ormai se ne parla da settimane e le apparizioni del nostro premier in tv o comizi vari, son talmente fitte che solo il terremoto terribile del centro Italia ha potuto fermare. Il problema si potrebbe risolvere semplicemente in poche righe. Lascio da parte il fatto che una costituzione come la nostra è di una semplicità estrema e non è sbagliata, ma solamente poco applicata, se non per nulla. Quella che dovrebbe subentrare invece, oltre che essere esponenzialmente più contorta e meno garantista, non regala nulla, anzi ci toglierà, e tanto. Ci toglierà la possibilità di sceglierci i rappresentanti che andranno al senato; ci toglierà la possibilità di essere democraticamente rappresentati perché, e questa è una delle parti interessanti, i personaggi che andranno a sedere sugli scranni del parlamento, verranno scelti dalle segreterie o in base ad interessi di territorio. Il risparmio di questi tagli è stupidamente risibile. Sarebbe bastato tagliare lo stesso numero di deputati e mantenere il senato come è adesso, e il taglio di spese si sarebbe verificato comunque, oppure decurtare di un buon 50% i fondi alle forze armate e saremmo senza problemi di manovre finanziarie alcuna. Ma non conveniva. Lascio solo una indicazione che potrebbe far capire di quale rischio democratico stiamo parlando; passasse questo referendum l’inceneritore di cui si parla nel nostro territorio, al momento osteggiato (e non so in quale misura rallentato) potrebbe essere costruito malgrado le proteste dei cittadini, dei comuni e delle rappresentanze territoriali. Perché il nuovo senato avrebbe potere al di sopra di tutte le realtà politiche locali. Verremmo scavalcati come se non esistessimo. Il rapporto con la burocrazia ed il potere è sempre stato difficile; ultimamente addirittura valiamo poco, o siamo poco ascoltati, anche di fronte a leggi che ci dovrebbero tutelare. Pensate cosa succederebbe un domani, quando il potere di decidere e scegliere ci potrebbe venire tolto. Si capisce benissimo da queste mie righe che sono per un NO convinto e ragionato. Non intendo piegarmi a queste logiche di potere che ci considerano solo numeri o mucche da mungere per tenere in piedi la baracca di parassiti ed inutili personaggi. L’importante è andare a votare, rischiamo di perdere un dono, il voto, per semplice pigrizia. Grazie come sempre per l’ospitalità.”
Paolo T.
Un voto del cittadino su problemi che accomunano stranamente un’accozzaglia di personaggi di destra ,di sinistra,di centro e pure di lato,devo dire che mi spaventa non poco.E’ la stessa accozzaglia di individui che si scanna in parlamento per un motivo o per l’altro,solo per il fatto di essere di fazione avversa una all’altra,magari dicendo cose che poco tempo prima erano idee di altri. Uniti in questa battaglia conto il si, si trovano personaggi come Scilipoti,Brunetta,Berlusconi ,Grillo,Dalema,Bersani, Monti e chissà quanti altri.E’ forse successo che in una notte buia e tempestosa tutti questi si siano innamorati gli uni degli altri e riuniti in un balletto idilliaco in cui si scambiano tarallucci vino e baci d’amore? Mi sembra strano perchè tutta questa gente, ad onor del vero, in questi anni,si è battuta più che altro per la propria posizione,piuttosto che per il bene dell’Italia e degli italiani.Non che Renzi sia un santo benefattore,ma vedere questa unione di intenti e sentire certe elucubrazioni e dissertazioni “arrampichine”, francamente mi dà l’orticaria ed anche di più.Se poi vado molto indietro nel tempo, devo pensare e ricordarmi di in certo Gesù condannato proprio dal popolo che ,interrogato su chi volesse salvare dalla pena di morte,preferì Barabba.A questo punto,proprio su un tema tanto serio quanto l’argomento referendario su cui ci esprimeremo, mi chiedo quanto sia giusto lasciare che il popolo scelga i suoi rappresentanti, o piuttosto che questi ultimi siano “nominati” dalla classe politica.In fin dei conti, in questi ultimi settant’anni di governi traballanti ed inconcludenti, preferisco una unica camera che legiferi nel bene e nel male,anzichè avere governi che nella media durano nove mesi e che di volta in volta non arrivano a niente se non a fare scappare con una burocrazia insostenibile, quanti vorrebbero e potrebbero “investire” in Italia facendo crescere l’economia della nazione.Il popolo,ricordiamoci non sceglie mai i Gesù che si avvicendano nella storia, anzi, di solito li condanna a morte! Ecco perché voto un SI convinto .
Certo che affidare il proprio voto, e quindi la propria scelta, non perché convinto di un ragionamento, magari fatto leggendo la riforma e non per sentito dire, ma solo perché ci son “compagni di viaggio” non cercati ma che si sono incamminati nella medesima direzione, per scelte personali o di convenienza, la trovo cosa risibile e, mi scuso in anticipo, stupida. Se perdere democrazia, regalando il potere di scelta ad un pugno di uomini (molti dei quali inquisiti o condannati), e togliendoci quel poco di capacità di incidere in un consesso democratico, possa essere considerato progresso, mi spiace, ma l’ignoranza regna sovrana.
Sentire il pdc declamare argomentazioni economiche come priorità, evitando di parlare nello specifico delle voci che ci renderebbero solo pecore da tosare, lo trovo vergognoso. Una camera del parlamento sarebbe di colpo trasformata in una raccolta di personaggi da figurina. Sindaci, consiglieri che, spesati partono per Roma, e decidono di bypassare le scelte dei territori. Questa è un’oligarchia mascherata. E molte “pecore”, per interessi e per convenienza, non pensano nemmeno di contrastare. La burocrazia si alleggerisce rendendo meritocratico il servizio pubblico. I fannulloni, mandarli a casa e i servizi pagarli con le tasse che già versiamo in abbondanza. Se ci fosse la vera meritocrazia e i servizi venissero forniti, come da onestà imporrebbe, prima che da legge, non ci sarebbero problemi; ma siamo una nazione che ha reso genetica la corruzione e l’unica cosa che sappiamo fare è alzare le spalle, e voltarci dall’altra parte. Un Renzi, condannato e che malgrado tutto, moraleggia a destra e manca, sui ladri e sui truffatori, è l’esatta fotografia di un Italia malata che tutti danno per sana e robusta. Per questo voterò sempre NO