ECCO LE FOTO RACCAPRICCIANTI CHE MOSTRANO IL DEGRADO E LO SCEMPIO. CHI SI DEVE VERGOGNARE?
Caro TERMINAL, ieri mattina mi sono tolto lo sfizio di entrare nella vecchia Stazione ferroviaria di Milazzo. I risultati li condivido con te per compiangere insieme un’opera storica di quel tipo, datata, in stile e lasciata al decadimento fin dalla dismissione del 1992, nonostante le mille precedenti promesse di stampo marinaro. Ricordo il bla…bla…bla…nel corso di un apposito convegno del 10 maggio 2014 dove in tanti hanno dato l’impressione di voler guardare con rispetto quella struttura storica che non doveva “morire” nel più totale disinteresse. Cosa se ne è fatto? Zero…, anzi meno che zero!
Entrando nella sala d’aspetto (ella fu) mi è parso di vedermi tutte le volte che ragazzo mi ci trovai, in epoca 1961 appena diplomato, quando feci colloqui con la Raffineria, che poi mi mandò in addestramento alla Sarom di Ravenna.
Peccato veramente non averle dato degna meritevole destinazione.
Ci sarebbe ancora il tempo per fare il necessario, ma prima dei soldi occorrerebbe che qualcuno sposasse realmente la causa.
Altro che la scritta “RITIRATA” che campeggia ancora su una delle pareti del fabbricato, lato binari; questa è una vera e propria fuga, davvero censurabile ed è un vero peccato non aver carpito il momento. Ed ora? – Campa cavallo!!!.
A parte lo scempio strutturale, le situazioni di pericolo in quella struttura non recintata a dovere ed a prova di chicchessia, sono veramente tante: dalla caduta di pezzi di struttura o di intonaci, allo possibile sprofondamento in buche profonde e non parliamo del rischio incendi ora che viene il periodo “asciutto”, a causa di sterpi e roveti che sommergono ogni cosa.
Per entrarvi non ho dovuto scavalcare muri, superare barriere nè fossati, ma ho potuto accedervi come passeggiassi in Marina Garibaldi.
Se qualcuno dovesse infortunarsi in quei luoghi, sbandierare l’ “accesso abusivo” di terzi non sarebbe praticabile a propria difesa, poichè anche un bambino incosciente può entrarvi senza alcun problema.
Le proprietà pericolose devono essere recintate e devono essere “inespugnabili“. Tempo addietro avete evocato Vermicino ed il povero sventurato Alfredino Rampi, se mal non ricordo. Farebbero bene a ricordarsene anche coloro che detengono quel bene. E ad avere il coraggio di vergognarsi! Perchè vedendo queste foto, mi sembra di cogliere la rabbia indicibile dei Milazzesi tutti.