A CIRCA 200 METRI DALLO SLARGO DI INGRESSO ALLA RAFFINERIA, SULLA CORSIA VERSO ARCHI, IN PIENO CENTRO DI CARREGGIATA, da mesi una buca profonda circa 25 cm costituisce un’insidie per la circolazione, e si potrebbe rivelare MORTALE PER CHI E’ ALLA GUIDA DI UN MOTOVEICOLO. Non è l’unica anomalia, poichè sulla stessa arteria i chiusini di tantissimi pozzetti fognari sono in condizioni analoghe! La loro installazione probabilmente non è stata eseguita A REGOLA D’ARTE, o ci sono dei problemi connessi alla forma rotonda del chiusino! Ma nonostante tutto, nessuno che a suo tempo avrebbe dovuto intervenire, si preoccupa! A QUESTO PUNTO URGE INTERVENIRE CON IMMEDIATEZZA, e, comunque, un’analisi più approfondita sarebbe più che necessaria considerati i tantissimi punti di sconnessione del manto stradale proprio in corrispondenza di tali chiusini. Ma stiamo scrivendo in una lingua sicuramente sconosciuta se nessuno si preoccuperà di eliminare il pericolo. A questo punto vogliamo aggiungere qualcosa che possa servire a chiarire i dubbi a qualcuno: considerato infatti che Via MADONNA DEL BOSCHETTO, nonchè S.P. 68, figura nell’elenco delle strade provinciali presenti sul territorio della città Metropolitana di Messina, per cui la competenza è della stessa Provincia, ogni intervento di riparazione o qualsiasi risarcimento danni dovrebbe essere richiesto proprio a questo Ente che, a quanto pare, riesce a stento a trovare i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti.
E allora cosa si fa? Si attende il morto, con la certezza, purtroppo, che l’ENTE non avrà un soldo per risarcire i familiari della vittima? O si gira la richiesta al Comune di Milazzo (visto che la strada si trova nel suo territorio e in caso di sinistro con o senza vittime sarebbe veramente sconcertante sentirsi rispondere che “noi non c’entriamo”) per sollecitare, a vuoto ovviamente, una provincia che avrebbe dovuto essere smantellata e rimane inoperosa?
A meno che, e questa potrebbe essere la soluzione, non interviene la RAM, senza essere sollecitata da nessuno, a restituire sicurezza alla circolazione su quella arteria che qualche giorno fa ha avuto una giovane vittima: un ragazzo di 17 anni che non il suo motoveicolo è andato a sbattere contro un palo della pubblica illuminazione. Ironia del destino, proprio quei pali che insistono su una arteria completamente al buio, nonostante la presenza sul territorio di chi avrebbe potuto e dovuto pensare a illuminare, da oltre dieci anni, una zona che ricade nel comune di S. FILIPPO DEL MELA (se il sindaco di quel Comune, avv. Gianni PINO, cercasse di trovare una soluzione?).
Ma abbiamo qualche dubbio che la RAM possa essere coinvolta in un servizio per la tutela della circolazione: meglio andare a bussare per chiedere le castagne per la sagra di S. Martino, o ad elemosinare un posto per un paio di mesi in occasione della fermata! In attesa del MORTO… pardon, della sistemazione della strada, eviteremo i tombini!