TRANSITO IMPOSSIBILE, SPECIE DURANTE L’ORARIO DI ENTRATA E USCITA DEGLI ALUNNI. UN PERCORSO A RALLENTATORE CHE PARTE DA SAN PAPINO E ARRIVA FINO A SAN PAOLINO!
“Attenzione! A Milazzo traffico impossibile fra le 7,45 e le 8,30 lungo le vie Risorgimento, Vittorio Veneto, Col. Magistri. Lo stesso vale per le ore comprese fra le 12.15 e le 13.30“. No, non è CCISS Viaggiare Informati a dare le informazioni. E’ la vita quotidiana che ci permette di darvi consigli per evitare di rimanere imbottigliati, ogni giorno, e più volte al giorno, su quelle che sono le strade più ampie di Milazzo, ma al tempo stesso le più incasinate…
Al caos stradale ci siamo abituati e quindi, come fatto ineluttabile, lo subiamo ormai stanchi di perorare una causa persa da tempi assai remoti. Ma con la riapertura delle scuole tornano a fioccare più violentemente le lamentele per una situazione paradossale di caos e di disagi connessi con la circolazione negli orari di ingresso ed uscita da scuola. Problemi acuiti anche e soprattutto dall’inciviltà di tanti che, in barba alle regole, si fermano in doppia e in tripla fila, con accompagnatori abituali o occasionali che pretendono di far scendere i ragazzi, che siano figli o meno poco importa, direttamente su Via Risorgimento o Via Col. Magistri; e se fosse consentito, lasciarli all’interno del plesso scolastico o dell’aula! Il tutto origina lunghe code, manovre al limite del codice, piccoli tamponamenti senza danni a seguito dei quali chi ha ragione pretende l’autovettura nuova, paralisi della circolazione. C’è chi poi parcheggia alla meglio, secondo la regola “Tanto, solo un minuto” o l’altra collaudata “Sì, ci passa, ci passa…”, incurante del fatto che spesso si impedisce il transito ai pedoni o a qualche autocarro. Transitare davanti ai cinque istituti (Liceo Impallomeni; Media Luigi Rizzo; Istituto Industriale; ex Antonello e Tecnico Commerciale) è un incubo; lo scenario è sempre lo stesso: un immenso, caotico ammasso di autovetture che cercano di districarsi da un groviglio indescrivibile. Comunque la si guardi la situazione è tragica; l’orario di entrata e uscita dagli Istituti scolastici, che si susseguono uno dopo l’altro, creano condizioni di circolazione difficile e non è una conseguenza stagionale. Infatti, che piova o splenda il sole, attendere i figli comodamente seduti in auto è una prassi consolidata! A nessuno passa per la testa che chi deve transitare può rimanere imbottigliato. E sono questi ultimi che non sopportano affatto di essere sequestrati sulle proprie auto, inermi e senza alcuna possibilità di incidere su quel malcostume giornaliero e gratuito. Da parte loro, gli alunni contribuiscono ad accrescere il disordine, occupando quel che resta della sede stradale o attraversando con totale tranquillità, come se fossero i padroni assoluti, dinoccolandosi come tanti perditempo, e insofferenti a qualche sollecitazione che loro arriva da parte di qualcuno già al colmo dell’esasperazione. Ma perchè non suggerire, da parte dei dirigenti, l’accesso degli alunni ai cortili scolastici, visto che esistono e sono anche abbastanza ampi. Un gesto di collaborazione con chi dovrebbe regolamentare il traffico! Perchè non valutare il disagio che la presenza di centinaia di alunni sulla sede stradale, prima del suono della campana d’ingresso, arreca alla viabilità? Il compito dei dirigenti, figure istituzionali, sarebbe fondamentale per risolvere problemi che rischiano di diventare insormontabili! Sarebbe opportuno farsi coinvolgere, e far pesare il loro ruolo! Anche se l’autore della lettera inviata qualche giorno addietro, proprio ai dirigenti, attende una risposta all’appello rivolto, in merito a quei ragazzi-studenti che rischiano di essere pestati dai pullman alla rotatoria del porto! Ma con loro, tutti devono attivarsi e prendere in considerazione rimedi che, per quanto non istituzionalmente di competenza del singolo cittadino, vengono disattesi con un’alzata di spalle: “non è problema mio!”. Ogni cittadino in quanto esso stesso cives, ha doveri pertinenti e fra questi c’è anche quello di attivarsi nelle giuste direzioni per annullare o ridurre situazioni di pericolo e conseguenti rischi dei quali viene a conoscenza.
Comunque la si guardi, la situazione è tale che sarebbe necessaria la presenza in zona in modo più sostenuto, da parte della Polizia Municipale, che dovrebbe sanzionare a tappeto quanti irrispettosi dei divieti, piuttosto che attendere con chi è seduto comodamente in auto, e assistere passivamente (perchè di questo si tratta) alla fila di auto incolonnate che devono transitare da queste nuove forche caudine! Nessuno parla di obiettivi che dovrebbero essere, prima di tutto quelli di rendere sicura l’entrata e l’uscita da scuola dei ragazzi (e stiamo parlando di migliaia di studenti – solo l’ITT Majorana ne conta 1.450); di evitare ingorghi; di ridurre l’inquinamento; di favorire e incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e di ridurre il traffico in città nelle ore di punta. Ma, alla fin fine cosa si pretende? “Si fa quel che si puote… ! ” ; “Si fa quel che si vuole… ? ” ognuno interpreti a modo proprio.
E NOI ? Forse non ci resta che stendere un velo pietoso e non solo su questa negatività che è una fra le tante già inutilmente segnalate.
Tuttavia – seppur consapevoli dell’essere “queste” retaggio di un triste passato – restano pur sempre negatività irrisolte e, non certo per rispetto verso chi non ha rispetto, ma, almeno, per evitare la frustrazione degli sconfitti, continueremo a dare quella che fino alla nausea, ripetiamo, è pura e semplice collaborazione di cittadini che si alimenta del pubblico consenso ma che pur avrebbe bisogno di riscontri positivi.