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VIETATO CUCINARE IN CASA PER LE FESTICCIOLE!

come organizzare la festa di compleanno in casa

DIRETTIVE MOLTO RESTRITTIVE DELLA COMUNITA’ EUROPEA, RILANCIATE DALLE AASSLL E DALLE DIRIGENZE SCOLASTICHE. CHE SIGNIFICA TUTTO CIO’? CHE TUTTO QUEL CHE DEVE ESSERE CONSUMATO, OCCORRE COMPRARLO PRECONFEZIONATO! INCLUSE LE PORCHERIE CHE EVITIAMO DI FAR MANGIARE AI NOSTRI FIGLI! 

Comanda l’Europa, non c’è dubbio. Per tutelare la salute di tanti partecipanti alle festicciole organizzate per una ricorrenza qualsiasi, a scuola come in casa. Quindi niente più tortine o dolciumi che le mamme preparavano anche per risparmiare sui costi, e per offrire qualcosa di fresco e di genuino ai compagnetti dei figli invitati alle feste di compleanno; niente focacce o pizzette, arancini o sfoglie infarcite di prosciutto e formaggi, nel segno della tradizione culinaria non solo di casa nostra, ma di tante realtà regionali. Il tutto perchè dolcini, pizzette, torte e altri gustosi e prelibati manicaretti potrebbero essere cucinati con ingredienti che provocano intolleranze alimentari. 

C’è comunque il sospetto che dietro le decisioni comunitarie, con cui si vieta di portare cibi da casa e di somministrarlo ad altri, ci sia solo la tutela di interessi non certo dei consumatori, ma di quelle multinazionali che producono cibi su larga scala e per garantire la loro durata vanno giù pesante con i conservanti. Infatti da quel che abbiamo letto non sarebbero nemmeno ammesse le torte artigianali acquistate nei bar o nelle pasticceria, o le stesse focacce acquistate nelle rosticcerie! Ma continuiamo con queste perle di saggezza comunitaria, e che poniamo all’attenzione di altri lettori. Pregandoli altresì di farlo presente a chi deve organizzare feste e festini, senza tuttavia voler creare allarmismi, ma solo per fare riflettere su ciò che sta accadendo nel mondo. Intolleranze alimentari, che se una volta non esistevano, o non erano così diffusi come oggi, oggi gettano nel panico le famiglie e denunciano la presenza di agenti esterni, che inquinano i prodotti alla base della preparazione del cibo, e che con l’andare del tempo alterano sensibilmente anche il DNA del genere umano!

In sostanza, le scuole raccomandano “… il rispetto delle prescrizioni … sull’eventuale consumo di bevande e alimenti che non siano conformi alle disposizioni dell’ASP, alle norme sui controlli igienici che sono sottese all’uso di alimenti nella scuola, nonché alla normativa della Comunità Europea sull’igiene dei prodotti alimentari e il conseguente divieto di consumare cibi artigianali e/o confezionati in casa, bevande gassate, nonché la vigilanza sull’eventuale consumo di alimenti e bevande per gli alunni affetti da celiachia e/o intolleranze alimentari.

Tra le motivazioni del divieto che vale a scuola per ogni tipo di festeggiamento (compleanni, feste, ricorrenze, ecc.): 

i dolci o altri cibi (es. pizzette) o bevande preparati in casa possono contenere ingredienti che causano allergie, intolleranze alimentari o intossicazioni;

non presentano etichette che determinino la composizione dell’alimento, il suo valore dietetico, le istruzioni per la conservazione e la data di scadenza; 

non può essere garantita la tracciabilità degli ingredienti.

Quindi, in caso di festeggiamenti in classe, autorizzati dall’insegnante, eventuali dolci o altri alimenti devono essere prodotti in stabilimenti registrati, quindi presentarsi confezionati e provvisti di apposita etichetta, gli alimenti e le bevande devono essere di sicura provenienza, forniti da pasticcerie o panifici autorizzati, confezionati e regolarmente etichettati. Inoltre, per tutelare la salute di soggetti allergici o con intolleranze di origine alimentare, è preferibile servirsi di prodotti preconfezionati che rechino comunque l’elenco degli ingredienti della preparazione. È buona norma prediligere preparazioni semplici come crostate di frutta fresca o marmellata, prodotti di pasticceria secca, spremute o succhi di frutta senza zuccheri aggiunta, ed evitare dolci a base di creme fresche o a base di uova crude. Pertanto, è compito e responsabilità degli insegnanti tutti, e in particolari dei responsabili dei plessi, informare gli alunni e le famiglie delle disposizioni di cui sopra.

Insomma, la scuola maestra di vita è come sempre responsabile di un mal di pancia di un alunno che si è ingozzato come un maiale! Per l’Europa, meglio patatine e pop corn, schifezze che abbiamo ereditato da un mondo in disfacimento che non finisce mai di far proseliti, piuttosto che la torta cucinata con gli ingredienti di una volta. Che, proprio perchè il mondo è inquinato, non sono più quelli di una volta! 

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