Riceviamo e pubblichiamo da parte dell’avv. Vincenzo ISGRO’.
Egregi Signori Direttori,
conoscendo la Vostra indiscussa professionalità e grande rispetto per il contraddittorio, Vi prego di pubblicare una mia brevissima replica a quanto contenuto nella “lettera aperta” pubblicata sui Vostri giornali a firma del sig. Guglielmo Maneri, in proprio e nella sua qualità di Presidente della sezione locale di Italia Nostra.
Allo strumentale, specioso e diffamatorio attacco, preferisco rispondere con i fatti – e solo per dovere di verità – e, a tal uopo, allego alcune foto dei Giardini della Villa Vaccarino scattate lo scorso 28 giugno 2021 che testimoniano l’assoluto ordine e la completa pulizia dei Giardini medesimi, frutto della dedizione e dell’impegno che giornalmente profondo e che oggi stanno consentendo lo svolgersi di importanti manifestazioni culturali organizzate sia dal Prof. Alesci – Assessore ai Beni Culturali – e sia da tante altre Associazioni che si sono prenotate e registrate nel calendario degli eventi, consultabile presso gli uffici competenti del Comune di Milazzo.
E solo per meglio chiarire ai lettori, mi corre l’obbligo di stigmatizzare le illazioni del Sig. Manieri allorquando scrive che:
– non avrei tutelato e mantenuto “le specie arboree di rilevante importanza ornamentale, paesaggistica e storico-ambientale”. Evidentemente non è mai venuto a visitare i Giardini;
– non avrei provveduto con periodicità al “taglio delle erbe infestanti, una volta al mese”. Le foto testimoniano il contrario;
– non avrei realizzato “aiuole tematiche, la concimazione manuale e i trattamenti fito-sanitari, la potatura, la sagomatura e l’irrigazione, la manutenzione del prato e dell’impianto di irrigazione”. Se il Sig. Maneri fosse venuto anche solo a fare una semplice passeggiata nei Giardini, avrebbe potuto confrontarsi con le maestranze che ancora oggi fanno di tutto per ovviare ai danni procurati delle radici degli alberi secolari che hanno divelto tutte le tubazioni interrate. Ciononostante ho sempre provveduto agli impegni assunti, anche durante la devastante situazione pandemica;
– non avrei provveduto al ”consolidamento e ripristino dello stato originario della fontana”. La c.d.”vasca con i pesci” già al tempo non era funzionante. Le radici degli alberi che l’attorniano avevano divelto le sotterranee tubazioni, procurando, assai prima dell’inizio della stipula della convenzione, la moria di tutti i pesci per mancanza di una corretta e regolare circolazione dell’acqua. La vasca, al tempo dell’avvio della Concessione, era solo una putrida pozza fangosa, ricettacolo di parassiti, mosche e zanzare. Il suo ripristino -come erano già all’epoca ben consapevoli i competenti uffici del Comune- sarebbe stato possibile solo con un grande intervento di straordinaria manutenzione che non competeva certamente allo scrivente;
– non avrei provveduto alla “esecuzione di piccoli interventi di manutenzione relativi a cordoli, cigli, muretti perimetrali, recinzioni”. Sarebbe bastato solo leggere il contenuto della Convenzione per capire che tali interventi non competono certamente allo scrivente, anzi, al contrario, gli sono inibiti;
– non avrei tenuto aperti i Giardini ad eccezione di eventi pubblici. I dati sotto gli occhi di tutti e testimoniano il contrario. Centinaia di persone, prima della Pandemia, hanno potuto accedere liberamente ai Giardini anche grazie all’ausilio di personale di “cooperativa” convenzionata con il Comune che il pomeriggio erano presenti ad accogliere i visitatori. Lo scrivente, pur non essendo il “custode”, nei fatti, con il prezioso aiuto di volontari innamorati del Giardino è stato sempre presente ad accogliere i visitatori;
– infine, nessun privato e/o associazione, contrariamente a quanto affermato dal sig. Maneri, ha mai dovuto rimuovere le “erbe infestanti” per svolgere come scritto una qualche “iniziativa” (presentazione di libri, etc.).
Ritenendo di aver chiarito, sinteticamente, l’effettivo ruolo e attività che compete allo scrivente in forza della Convenzione sottoscritta con il Comune, colgo l’occasione di invitare l’Associazione ItaliaNostra e il suo rappresentante legale a collaborare con lo scrivente e con tutti gli altri volontari, nelle attività finalizzate a rendere vivibile e accessibile all’intera comunità i “Giardini diVilla Vaccarino”.
Ogni altra considerazione sul contenuto dello scritto pubblicato dal Sig. Maneri, sarà oggetto di approfondimenti nelle opportune sedi.
Vi ringrazio ed ossequio.
Vincenzo Isgrò.
Commento della redazione:
Caro avvocato, non è una sviolinata, e nemmeno una genuflessione nei tuoi confronti se aggiungiamo qualcosa a quanto hai scritto a chiarimento e per opportuna conoscenza dei lettori delle varie testate che hanno pubbblicato la nota di ITALIA NOSTRA di Milazzo. Noi, e crediamo di farci interpreti della maggior parte dei nostri lettori, ti siamo grati per quanto hai fatto e per quanto continuerai a fare! Siamo grati a te e a quanti, come te, hanno a cuore le sorti di questa città e apprezzano l’arte, la cultura, la storia, le tradizioni NON SOLO A PAROLE. Si tratta di poche entusiastiche persone che mettono MANI IN TASCA e LA FACCIA! Poche generosissime persone che sfidano anche quei cittadini da sempre apatici e abulici, campioni nello sport preferito del cuttigghio, e pronte a rintuzzare gli assalti immotivati e ingiustificati che quegli stetti cittadini apatici ed abulici condividono ed accettano. E le critiche affrettate prima di conoscere i fatti e come al solito ingenerose di questi giorni sui social ne sono una prova evidente. Ci siamo passati anche noi, e non vogliamo, come te, che questa città rimanga immobile. Ben vengano le associazioni a tutela della storia e dell’arte, ma prima di avventurarsi in critiche spesso fuori luogo e pretestuose sarebbe meglio occuparsi di altro! Ci sono monumenti e palazzi che rischiano il crollo, dopo che per decenni sono stati finanziati lavori milionari ed appalti che hanno solo dimostrato, alla luce delle condizioni attuali dei manufatti, che il denaro pubblico è stato speso invano e malamente! Sarebbe meglio lasciare in pace quei pochi mecenati, che mettendo mano in tasca riescono a coinvolgere altri generosissimi amici. Senza di loro, nulla si potrebbe fare in questa città. Se poi l’obiettivo è questo… noi non ci stiamo! E siamo dalla parte di chi vuol fare. Con i soldi dei privati e non con il denaro pubblico! Tu, caro avvocato Isgrò, sei un mecenate. Qualcuno ti ha scambiato per giardiniere!
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