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VILLA VACCARINO, L’AVVOCATO E GLI ALTRI…

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Spett.le Redazione, approfitto del vostro giornale per “dare a Cesare quel che è di Cesare”… Non avrei scritto nulla; ma le vicende degli ultimi giorni, e mi riferisco a Villa Vaccarino, meritano un maggiore approfondimento, una specie di “riassunto delle puntate precedenti”, sperando di essere esauriente e di non avere omesso nessun dettaglio. In caso contrario, chiedo ai diretti interessati di intervenire. 

L’avv. Vincenzo Isgrò ha fatto al tempo richiesta di ottenere la concessione per la gestione dei giardini della Villa Vaccarino. Ottenuta la concessione è intervenuto su un bene che versava in condizioni pietose, caratterizzato com’era dalla presenza di una vera e propria boscaglia. Sono stati necessari, secondo quanto ho letto, quasi 50 automezzi per rimuovere i sedimenti e le incrostazioni di vent’anni di incuria e di abbandono. In quella villa, dopo la pulizia si è tenuta una nuova festosa inaugurazione, alla presenza di tutte le autorità locali e della signora Vaccarino che ha dato alla serata un tocco di rimpianto e commozione. Sempre riportando quel che ho letto (e non credo di esagerare, perchè di articoli ne sono stati scritti in quantità…), l’intervento compiuto dall’avv. Vincenzo Isgrò è stato caratterizzato dal più puro mecenatismo, dato che non un centesimo di denaro pubblico è stato impiegato e mai ad alcuno è stato chiesto alcunché per accedere a giardini o per organizzarvi eventi a carattere sociale culturale o benefico. E di tali eventi, nel periodo in cui i giardini sono stati affidati all’avv. Isgrò se ne sono succeduti davvero tanti: penso alle manifestazioni che hanno visto come protagonisti ragazzi portatori di handicap della locale associazione e le loro famiglie. Penso alle innumerevoli mostre di pittura e scultura, alle presentazioni di libri, ai concerti di musica da camera ai dibattiti culturali o anche a semplici manifestazioni di svago o ai servizi fotografici di tante coppie di sposi che non hanno mai dovuto sborsare neppure un centesimo per usufruire e godere di quella storica location.. Guardando all’attuale periodo dell’anno, mi vengono in mente le luminarie natalizie, accolte nei giardini per ben due anni consecutivi senza che mai sia stato non solo chiesto, ma neppure accettato il pagamento da parte dei cittadini, così come un contributo o un finanziamento pubblico. A tal proposito ricordo con rammarico le critiche ricevute dall’avv. Isgrò da tante parti e da ultimo dall’associazione Italia Nostra che censurava una sorta di “privatizzazione” dei Giardini. Da ultimo, a seguito della richiesta dell’Amministrazione Comunale, l’avv. Isgrò si è reso disponibile, ben sei mesi prima della scadenza naturale della concessione, a riconsegnare i giardini di Villa Vaccarino al Sindaco: ora i Giardini sono stati affidati ad una associazione, che in questo periodo natalizio ha collocato le luminarie, né più e né meno di come aveva fatto l’avvocato Isgrò con la differenza che sotto la gestione dell’avv. Isgrò a nessun privato o associazione era chiesto di pagare alcunché, mentre oggi al cittadino che voglia entrare e visitare il giardino di Villa Vaccarino è chiesto il pagamento di un ticket di ingresso. Ecco il risultato: ora per accedere ai giardini è necessario pagare, ed anche il contributo richiesto per l’accesso segna la differenza con la gestione precedente, totalmente gratuita per il pubblico, del tutto disinteressata ed animata dal più puro spirito mecenatizio. È dunque lecito chiedersi: a cosa sono valse quelle critiche? E all’Amministrazione: è questo un miglioramento nella fruizione e nella gestione dei giardini? Confidando nella vostra tradizionale disponibilità, per la verità e l’obiettività dell’informazione, vi ringrazio.

Lettera firmata

 
 
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