ALLA FINE HA VINTO L’AUSTRALIA. E la grande soddisfazione per l’Italia è stata quella di avere piazzato, per la prima volta, un suo partecipante nella TOP TEN mondiale. Vincenzo ANTONUCCIO, milazzese, figlio d’arte nel campo floreale (il papà Carmelo – Nuccio – è uno dei Maestri floreali più affermati e conosciuti al mondo…) si classifica all’ottavo posto, in coppia con Marilena Calbini.
Una finale non facile, fra i migliori rappresentanti di paesi come Cina, Giappone, Russia, dove la valutazione, la promozione, il passaggio del turno e la vittoria vengono decretati, il più delle volte, dalla posizione di un ramoscello, di una fogliolina, da una inclinazione o una curvatura nella composizione floreale stessa.
Milazzo può essere fiera di questa affermazione, perchè Vincenzo, che tiene alto il nome dell’Italia, è proprio di Milazzo, è siciliano doc, è la massima espressione dell’arte floreale italiana. La curiosità che aveva caratterizzato la sua partecipazione, fin dalla partenza per il Pennsylvania Convention Center di Filadelfia, dove si è svolta questa edizione di coppa del Mondo, era il ritorno di un ANTONUCCIO sul palcoscenico mondiale, a distanza di trent’anni, testimonianza indiscutibile di una scuola che da anni prepara non solo ad amare i fiori, ma anche a dar loro voce, vitalità, espressività, a mescolare colori, a realizzare composizioni da sogno.
Aspettiamo il rientro degli ANTONUCCIO (inutile dire che anche il Maestro Nuccio era a Filadelfia…) mentre noi festeggeremo Vincenzo nel corso della cerimonia di consegna del PREMIO TERMINAL 2019. Dopo otto anni, un altro ANTONUCCIO torna a fregiarsi del nostro premio, ricordando che nel corso della prima edizione lo stesso premio fu assegnato al padre.
Non ha la stessa risonanza della partecipazione alla coppa del Mondo, ma i corsi e ricorsi storici esaltano la nostra appartenenza alla comunità di questa città, della nostra terra siciliana, orgogliosa – ci auguriamo – di avere vissuto, nella lontana America, un’emozionante avventura grazie alla classe ed all’estro di un giovane del quale andare fieri.