I FUNERALI SI TERRANNO DOMANI, SABATO, ALLE ORE 15 NELLA CHIESA DEL ROSARIO, A MILAZZO
AURORA SISINNI, 94 anni. Una mamma che lascia i suoi figli. Una nonna che lascia i nipoti. Ma il necrologio che annuncia la sua scomparsa la definisce “ZIA“. Come mai, si saranno chiesti tutti coloro che hanno visto e letto? La stessa cosa che mi ero chiesto anche io, oggi, nel vedere da lontano quel manifesto che mi ha colpito per il nome preceduto da questo singolare rapporto di… parentele! Il cognome non mi era nuovo… e solo poco fa dalla nipote Beatrice, figlia di Ninni D’Amico e di Laura, ho appreso che quella ZIA che è volata in cielo è la mamma di Luciano Maio, mio compagno di classe negli anni della mia fanciullezza. Luciano, leader storico della Taberna Mylaensis, uno della nostra generazione, piange la scomparsa della sua cara madre. La piangono anche Mario, Marisa e Laura, gli altri tre figli…La piangono i nipoti, figli dei figli. E la piangono anche tre generazioni di bambini ormai grandi, genitori, probabilmente anche nonni, che di lei sono stati alunni alla scuola materna ex OMNI, che affettuosamente la chiamavano ZIA e che ancora oggi, incontrandola, ricordavano quella donna che con affetto materno e totale disponibilità li aveva cresciuti.
“Zia” Aurora, per le famiglie di quei piccoli che venivano accolti nell’asilo del Quartiere, era il riferimento sicuro, la garanzia che i bambini sarebbero stati trattati come se fossero figli suoi. Una famiglia allargata, volendo usare un termine in vigore oggi; una famiglia in cui a prevalere sarebbero stati l’educazione, il rispetto, l’armonia, il perdono per certe piccole marachelle che venivano commesse, ma soprattutto la trasmissione di valori imprescindibili che venivano inculcati fin dalla più tenera età. Bambini che sarebbero stati riconsegnati ai genitori, a fine giornata, consapevoli che con “ZIA” Aurora avrebbero imparato tante cose; e che sarebbero stati in grado di giungere, al termine di quel percorso stabilito, dal Maestro o dalla Maestra, per consentire a costoro di continuare la formazione didattica e culturale, di scrivere, di leggere, di ragionare, di svolgere compiti semplici, di socializzare, di prepararsi ad un nuovo passaggio; e andare ancora avanti, fino alla maturità.
Infine, un ulteriore passaggio, sempre più difficile ma necessario e neanche l’ultimo: la scelta di una vita autonoma, con la creazione di una nuova famiglia, con un lavoro, con quelle responsabilità che prima non c’erano…
“Zia” Aurora ha compiuto questo straordinario prodigio con centinaia e centinaia di piccoli. E proprio per questo costoro non dimenticheranno mai quella signora che li accoglieva con un sorriso, che stringevano forte, che li aveva svezzati, accarezzati, dolcemente rimproverati, educati, ricoperti di baci… Quei piccoli devono tanto a “Zia” Aurora, che è volata in cielo…
Lassù ci sono tanti angioletti che Aurora Sisinni, mamma di Mario, di Marisa, di Luciano, di Laura, incontrerà… Ed allora le sembrerà di tornare indietro, e riprendere quel suo compito che aveva scelto in un giorno lontano, e che Iddio, chiamandola a sè, vuole che continui anche in Paradiso.