UNA DECISIONE PRESA ALL’IMPROVVISO, MA DA QUALCHE SETTIMANA CI STAVAMO PENSANDO. ABBIAMO ROTTO I COGLIONI PER OTTO ANNI… IN CAMBIO NON ABBIAMO AVUTO NULLA, SOLO LA SODDISFAZIONE DI NON CEDERE AI RICATTI E DI AVERE UN SOLO PADRONE, I NOSTRI LETTORI… IN NOME DELLA LIBERTA’ DI STAMPA E DI INFORMAZIONE. E NON E’ POCO ESSERE LIBERI, DI QUESTI TEMPI!
Mentre condividevo l’articolo sulla strada pericolosissima dell’ASI, mi chiedevo “Ma a noi chi ce la fa fare? Le persone se ne sbattono le scatole, e veniamo giudicati sempre dei rompicoglioni…“. E allora mi è passato per la mente di mollare tutto, di stare anche noi a guardare, di evitare commenti e attacchi all’arma bianca che, in questi otto anni di vita, ci hanno dato soddisfazioni ma ci hanno creato molti problemi, dal punto di vista economico, incluse le spese legali che dobbiamo sostenere per difenderci da chi ci ha anche denunciato! I lettori queste cose non le sanno: pensano che dietro un giornale ci sia un pozzo senza fondo, dal quale attingere a piene mani… No, non è tutto oro quel che luce, amici. Ieri ho avuto un grave problema di salute, all’improvviso, per cui dovrei badare più a me stesso, e non egoisticamente. E allora, da Direttore Editoriale del periodico, devo mettere al corrente gli amici della Redazione di una decisione che non è maturata all’improvviso: quella di cedere il giornale! Abbiamo rotto i coglioni abbastanza, se c’è qualcun altro che lo vuole fare al posto nostro che si faccia avanti! In poche parole, qualora non l’aveste capito: CEDIAMO TERMINAL. A condizioni che chi lo prenderà, mantenga vivo lo spirito goliardico e satirico, e continui a rompere i coglioni al mondo intero, ma solo se ci sono le premesse e dovesse scoprire che il suo interlocutore non sta agendo correttamente. Ricordando ovviamente che TERMINAL non ha padroni, e deve rendere conto ai lettori di quel che scrive! Senza farsi comprare da nessuno! Se qualcuno fosse interessato, che ci contatti! Vi ringraziamo!